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Il legno per uso abitativo non è una novità né la frontiera dell’edilizia. Da millenni l’uomo utilizza questo materiale per proteggersi e realizzare le sue abitazioni.
Il recupero culturale del legno, sostituito negli anni da materiali divenuti nel frattempo convenzionali, è invece una necessità che nasconde il pentimento di aver abbandonato un sistema costruttivo efficace e sicuro.
Eppure è proprio il legno che ha protetto l’uomo dalle intemperie, dai terremoti e dalle difficoltà che spesso la natura ha posto agli insediamenti umani.
Il terremoto del Molise nel 2002 e quello dell’Abruzzo del 2009 hanno obbligato ad alcune riflessioni su quanto era stato realizzato negli anni passati e soprattutto sull’uso disinvolto e superficiale dei materiali convenzionali.
Da qui all’abiura il passaggio è stato molto breve.
Oggi l’uso del legno a fini strutturali è il riconoscimento di un mondo tradizionale delle costruzioni che sembrava abbandonato all’oblio e che invece già millenni fa parlava di contenimento energetico prestazioni antisismiche e rispetto dell’ambiente.
Sono questi i fattori che trainano il settore delle costruzioni in legno e che fanno esprimere gli analisti su previsioni che danno l'edilizia residenziale in legno in crescita del 50% nei prossimi 3 anni.
La speranza della ripresa del settore residenziale passa attraverso l’uso del legno e dei sistemi di prefabbricazione più o meno spinti ai quali questo ciclo è legato.
Le variabili che alimentano il circuito economico dell’edilizia del legno per fini residenziali sono:
• Compressione dei tempi di realizzazione fino ad un sesto di quelli dell’edilizia convenzionale
• Controllo dei costi di costruzione e riduzioni delle variabili di rischio legate al tempo di esecuzione
• Abbattimento dei costi fissi della cantierizzazione e dei costi variabili legati alle tempistiche
• Riduzione degli oneri finanziari e degli ammortamenti
Sul piano tecnico esistono vantaggi altrettanto prepotenti che ormai fanno parte della cultura progettuale e che possono essere sintetizzati come segue:
• Compatibilità ambientale
• Prestazioni energetiche sensibilmente più elevate di quelle ottenibili con l’edilizia convenzionale
• Leggerezza e flessibilità
• Elevate prestazioni nel campo dell’ingegneria antisismica
• Elevata resistenza al fuoco
Inutile negare che le sempre più elevate esigente in materia di contenimento energetico e prestazioni antisismiche rappresentano lo zoccolo duro del plus tecnico.
Risparmiare energia è un aspetto che riguarda direttamente il rapporto uomo-
1. Limitare l’utilizzo dei combustibili fossili (in esaurimento progressivo)
2. Limitare le emissioni di Co2 in atmosfera e l’inquinamento derivante da polveri sottili, direttamente responsabili delle variazioni climatiche e del surriscaldamento del pianeta
3. Ridurre i costi di gestione delle abitazioni, legati al disperdimento energetico
Utilizzare risorse naturali e non inquinanti è un concetto legato invece alla sostenibilità dei materiali utilizzati per la costruzione che nel caso del legno sono certamente riutilizzabili e riciclabili e non provengono da attività dell’uomo con effetti inquinanti.
A questo proposito è giusto sottolineare che la totalità del legno utilizzato per fini strutturali (principalmente pino, larice ed abete), proviene da piantagioni europee ed è estratto in maniera controllata secondo tecniche direttamente provenienti dagli studi delle scienze forestali. Il taglio controllato permette una continua rigenerazione del bosco che si conserva in tal modo integro e rigoglioso. La quantità di legno necessaria per la realizzazione di un edificio multipiano di due o tre livelli, rappresenta la capacità di rigenerazione di due-